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Truffe su Internet

La Rete è uno strumento che offre grandi vantaggi, tra cui la rapida acquisizione e diffusione di conoscenze e la possibilità di mantenerci in costante contatto e comunicazione. Esiste la possibilità però di incorrere in truffe, sempre più sofisticate, pericolose e difficili da riconoscere.

Secondo recenti indagini, la metà degli Italiani teme di cadere nel tranello di bufale che nascondono virus o di attivare inconsapevolmente dialer che si insinuano nel computer tramite un meccanismo di auto-installazione.

Le persone più colpite dalla truffa risultano essere quelle più giovani, con età compresa dai 18 e i 32 anni

 

Riconoscere le truffe su internet: il decalogo diffuso dal Codacons

Il Codacons ha diffuso un decalogo comprendente semplici ma importanti regole da seguire per riconoscere e difendersi dai truffatori, con particolare attenzione alle truffe che trovano diffusione tramite mail.

  • 1 Evitare la condivisione del proprio indirizzo e-mail tramite la pubblicazione di messaggi su blog, forum e altri siti web.
  • 2 Evitare l’utilizzazione della propria mail per iscriversi a siti web sospetti o poco conosciuti.
  • 3 Utilizzare, per le comunicazioni strettamente personali o comunque ritenute importanti, solo servizi di posta certificati, come Yahoo Mail e Gmail.
  • 4 Se si desidera inviare una mail a più destinatari, inserire nel campo apposito i nomi in chiaro ma nascosti con modalità CCN.
  • 5 Non rispondere a mail che il servizio di posta inserisce nella casella Spam e non cliccare mai su pop-up visualizzati al momento dell’apertura della mail ricevuta.
  • 6 Installare un antivirus valido ed effettuare periodicamente scansioni antivirus.
  • 7 Navigare su siti web con connessione protetta.
  • 8 Non inserire su richiesta i propri dati personali se il sito aperto non si mostra del tutto attendibile.

 

Riconoscere le truffe su internet: le truffe più diffuse e pericolose

Ma quali sono le principali tipologie di truffe in cui possiamo incorrere durante la navigazione su internet?

I truffatori fanno leva sui bisogni delle persone come l’esigenza di trovare lavoro.

Le truffe online più diffuse, accanto al pishing, alle mail truffa e ai messaggi fasulli su Whatsapp, anche gli annunci di lavoro falsi e le  truffe sentimentali.

 

Come riconoscere le mail truffa

Tra gli indizi che ci devono subito far sospettare troviamo innanzitutto il mittente straniero( americano, cinese, africano) e l’oggetto della mail (vincita di denaro, avviso di blocco dell’account di posta o del conto corrente bancario ecc ).

Nel caso in cui la mail sospetta contenga allegati, non scaricare mai il documento; potrebbe trattarsi di tentativi di phishing o di malware  per rubare i file del pc.

 

I rischi di whatsapp

Sulla pagina Facebook “Una vita da social” la Polizia Postale ha reso note alcune tra le frodi in cui si puo’ incorrere durante l’utilizzazione della famosa app di messaggistica istantanea.

  • ”WhatsApp è scaduto” o “il tuo abbonamento sta per scadere”.
    Come la Polizia Postale spiega, il messaggio richiede l’inserimento da parte dell’utente del proprio numero di telefono. Egli  attiverà un abbonamento del costo di 20 euro ad un’applicazione di sfondi per il cellulare.
    Dopo la ricezione di uno dei due messaggi, è necessario non rispondere e spegnere e riavviare subito il cellulare.

 

  • “WhatsApp Gold”.
    In questo caso, il messaggio fasullo recita: “Hey, finalmente è arrivata la versione segreta di WhatsApp. Questa versione – la Gold – è usata solo da grandi celebrità. Ora puoi usarla anche tu”.
    In realtà, una volta installato nel cellulare, permette ai truffatori di controllare il dispositivo.

 

  • Messaggio audio inesistente.
    Puo’ capitare che durante l’utilizzazione di Whatsapp giunga un messaggio che annuncia la presenza in segreteria di una nota audio. Rigurda  un malware che permette ai truffatori di controllare le app installate sul dispositivo e acquisire foto per poi ricattare l’utente.

 

  • “Scarica le nuove emoticon”.
    In realtà il messaggio è solo una via di accesso utilizzata dai truffatori per installare virus nel dispositivo. La Polizia Postale, avvisa che gli eventuali aggiornamenti di emoticon non vengono mai segnalati tramite messaggi nell’app.
  • La Polizia Postale ricorda inoltre che è consigliabile non aprire  i link inseriti  in messaggi di testo ricevuti sia su WhatsApp che su altre app di messaggistica istantanea o social network.

 

Truffe su internet: gli annunci di lavoro fasulli

I truffatori utilizzano siti riconosciuti o social network , come Linkedin, ritenuti altrettanto affidabili, per pubblicare e diffondere annunci contenenti offerte lavorative fasulle. Lo scopo è di ottenere pagamenti di ingenti cifre.

Dopo aver ottenuto il bonifico, presentato  alle vittime come necessario per ottenere il lavoro tanto desiderato,  i truffatori richiedono anche i dati bancari  è cosi che le vittime subiscono un furto d’identità.

Per riconoscere questo tipo di truffa è necessario tenere presenti le caratteristiche di un ‘offerta di lavoro seria:

  • Il mittente dell’offerta di lavoro è solitamente non un singolo individuo, ma un’azienda, che si presenta con un’identità resa ben riconoscibile da informazioni quali nome, ubicazione, ragione sociale, partita iva e  indirizzo email aziendale.
  • Un annuncio di lavoro serio contiene tutte le informazioni sul tipo di lavoro offerto; occorre quindi diffidare di messaggi generici come quelli che recitano “ se volete guadagnare soldi contattatemi” o “scrivetemi per informazioni”.
  • Un annuncio di lavoro non fasullo non presenterà mai la richiesta di pagamento del materiale necessario per dare avvio all’attività lavorativa.

 

 

La truffa sentimentale attraverso internet

Tra le truffe sentimentali il canale utilizzato in questo caso è, nella maggior parte dei casi, Facebook.

Dopo aver assunto l’identità di un galantuomo il truffatore contatta i profili femminili presenti sul social network e, dopo un serrato corteggiamento finge di aver bisogno di denaro per uscire da un grave inconveniente occorso in qualche stato estero.

Il truffatore invia alle malcapitate documenti fotocopiati su altri profili presenti sul sito e trucca con appositi software le videochiamate su Skype.

Una volta ricevuta la somma richiesta, egli ne chiederà ancora o troncherà ogni rapporto con la vittima. Secondo un report dell’FBI, nel 2011 la truffa sentimentale, ha portato ad indebitarsi circa 10.000 donne, di età compresa per lo più tra i 40 e i 60 anni.

E’ utile sapere che in Italia Jolanda Bonino ha fondato un’associazione con lo scopo di venire in aiuto delle vittime di questo tipo di truffa online.
Il Centro Antiviolenza “Marie Anne Erize” , presente a Roma, ha reso nota una vera e propria guida per riconoscere la truffa sentimentale.

E’ fondamentale “studiare” la pagina Facebook del corteggiatore: tra i primi segnali d’allarme, il numero molto basso di amicizie, assenza totale di dati personali, e la rarità degli aggiornamenti sulla pagina. A domande precise, il personaggio risponderà sempre in modo vago e impreciso e fornirà numeri telefonici fasulli, che iniziano di solito col prefisso +4470.

Facebook offre inoltre un ulteriore strumento per indagare sul personaggio: facendo click col tasto destro del mouse sulla foto profilo, è possibile cercare l’immagine su Google e scoprire così se è stata copiata da altri siti web.

L’identikit del criminale è abbastanza riconoscibile: i truffatori si presentano solitamente come uomini di mezza età vedovi, manager di successo  abbattuti per la tristezza della propria vita sentimentale e in cerca della propria anima gemella.

 

Riconoscere le truffe su internet: gli strumenti offerti dal Commissariato di PS Online

E’ importante, nel caso in cui si ritenga di aver individuato o di essere vittime di una truffa su internet, rivolgersi subito al commissariato di Polizia Postale, presente in rete con un sito e una pagina Facebook.
Il sito, gestito da tecnici ed investigatori, contiene tre aree principali:

  • Informati (notizie ed aggiornamenti in tempo reale sulle truffe presenti in rete, informazioni sui software pericolosi e consigli)
  • Domanda (sezione per entrare in immediato contatto con la Polizia Postale se si ritiene di essere in presenza di una truffa o reato informatico )
  • Collabora (sezione dedicata alle segnalazioni e alle denunce di reati telematici).

Nella pagina Facebook ufficiale del Commissariato di PS Online – Italia è possibile essere aggiornati costantemente su reati e truffe online.

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