WhatsApp Pay è in arrivo sul serio.
WhatsApp Pay è in arrivo sul serio.
Il sistema di scambio di denaro di WhatsApp potrebbe presto arrivare anche in Italia. La conferma viene data direttamente da Mark Zuckerberg anche se non sono chiari alcuni dettagli. Ecco quello che ha detto il CEO di Facebook.
WhatsApp Pay: in arrivo anche in Italia
WhatsApp Pay, come annunciato dal fondatore del colosso di Menlo Park, non sarà altro che un nuovo sistema di pagamento del tutto digitale capace di rendere semplice ed immediato l’invio di denaro da un utente ad un altro. Il CEO di Facebook lo dichiara ”facile e veloce come inviare un’immagine”. In questo caso il sistema permetterà agli utenti di inviare semplicemente del denaro ai proprio amici o contatti. Non solo perché WhatsApp Pay consentirà anche di portare a termine dei pagamenti nei siti di e-commerce che permetteranno appunto l’utilizzo della nuova modalità di pagamento.
Al momento non si ha una data specifica dalla quale il sistema sarà attivo. Ma sappiamo che arriverà anche in Italia e questo avverrà entro 6 mesi, ha dichiarato Zuckerberg, non menzionando però alcuna data specifica. In tutto il mondo sono praticamente più di 2,9 miliardi gli utenti che al mese accedono a Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger. Addirittura sono oltre 2 miliardi gli utenti che ogni giorno accedono ad almeno una di queste applicazioni. Numeri da capogiro che non possono essere lasciati lì a morire e che appunto il CEO ha pensato bene di utilizzarli con WhatsApp Pay.
WhatsApp Pay risulta una Universal Payment Interface, e questo significa che possiede un’ interfaccia di pagamento ”peer-to-peer”. Ecco che in tal caso, in India, dove è già funzionante le autorità bancarie come la Reserve Bank of India e il Governo hanno espresso preoccupazione per il sistema. Secondo gli esperti, infatti, WhatsApp Pay rischia di essere incontrollabile proprio dalle Autorità anche se sviluppata in collaborazione con la National Payments Corporation of India e dunque le transazioni possono risultare accessibili dalla Banca Centrale indiana. Il problema potrebbero essere però il numero di operazioni troppo esagerato da non poter esercitare su di esso un vero e proprio controllo meticoloso. A questo punto vedremo come l’app sarà recepita in Europa e come gli utenti potranno effettivamente utilizzarla per inviare denaro tra di loro.
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