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Intelligenza artificiale cinese: l’ascesa dei modelli aperti Qwen

per 30 Dicembre 2025Non ci sono commenti

Intelligenza artificiale cinese: perché Qwen sta cambiando il mercato globale

L’intelligenza artificiale cinese sta vivendo una fase di forte accelerazione, guidata da modelli aperti come Qwen. Questa intelligenza artificiale cinese sviluppata da Alibaba non è il modello AI più avanzato in assoluto, ma sta ridefinendo gli equilibri tra Stati Uniti e Cina nel settore.

Qwen – il cui nome completo è 通义千问 o Tōngyì Qiānwèn – si colloca dietro a GPT-5 di OpenAI, Gemini 3 di Google e Claude di Anthropic in molti benchmark standardizzati. Tuttavia, la combinazione tra buone prestazioni reali, ampia apertura del codice e facilità di personalizzazione lo sta rendendo il modello aperto più influente dell’ecosistema di intelligenza artificiale cinese.

Intelligenza artificiale cinese Qwen: cosa la rende diversa

Qwen non è il primo modello open weight all’avanguardia: questo primato appartiene a Llama di Meta, lanciato nel 2023. Eppure il modello di Alibaba, insieme ad altre AI cinesi come DeepSeek, Moonshot AI, Z.ai e MiniMax, sta acquisendo rapidamente popolarità a livello globale.

Secondo i dati di Hugging Face, a luglio i download dei modelli aperti cinesi sulla piattaforma hanno superato quelli dei modelli statunitensi concorrenti. All’inizio del 2025 DeepSeek ha stupito il settore con un modello linguistico avanzato sviluppato con una potenza di calcolo significativamente inferiore rispetto ai principali player americani, dimostrando come l’intelligenza artificiale cinese possa essere competitiva anche sul piano dell’efficienza.

OpenRouter riporta che nel corso del 2025 Qwen è diventato il secondo modello aperto più popolare al mondo. L’AI di Alibaba è in grado di eseguire la maggior parte delle attività attese da un modello di ultima generazione: generazione di testo, ragionamento, analisi di contenuti visivi e interazione multimodale.

Uso pratico dell’intelligenza artificiale cinese Qwen: l’esempio Rokid

Un caso concreto dell’adozione di Qwen arriva da Rokid, azienda specializzata in smart glasses. Per gli utenti Rokid, il modello di intelligenza artificiale cinese consente di identificare prodotti inquadrati dalla fotocamera integrata negli occhiali, ricevere indicazioni stradali contestuali, scrivere messaggi e cercare informazioni sul web in tempo reale.

Poiché Qwen può essere facilmente scaricato e modificato, Rokid ospita una versione del modello ottimizzata sulle proprie esigenze e sul proprio hardware. Questo approccio di fine-tuning locale permette di creare assistenti contestualizzati, ridurre la latenza e mantenere maggiore controllo sui dati, aspetto sempre più rilevante anche per le aziende europee.

La flessibilità dei modelli aperti di intelligenza artificiale cinese offre alle startup la possibilità di sperimentare rapidamente nuove esperienze utente, senza dover dipendere esclusivamente da API proprietarie esterne. In un contesto in cui l’hardware indossabile e l’IoT diventano canali di interazione chiave, questa combinazione tra apertura, performance e facilità di integrazione è un vantaggio competitivo notevole.

Un anno difficile per le AI americane e l’ascesa della concorrenza cinese

Negli ultimi dodici mesi, la crescita dell’intelligenza artificiale cinese aperta è coincisa con un rallentamento e alcuni inciampi da parte dei principali modelli statunitensi. Ad aprile 2025 Meta ha presentato Llama 4, ma le prestazioni del sistema sono risultate inferiori alle aspettative e non hanno raggiunto i punteggi più elevati nei benchmark più utilizzati, come l’arena LM.

La delusione di una parte della community di sviluppatori li ha spinti a cercare alternative più affidabili e facilmente adattabili. Anche GPT-5 di OpenAI, lanciato ad agosto 2025, non ha pienamente soddisfatto il mercato: diversi utenti hanno segnalato un comportamento percepito come troppo “freddo” e una serie di errori sorprendenti in compiti complessi.

Nello stesso mese OpenAI ha proposto anche un modello aperto meno potente, gpt-oss. Nonostante ciò, non è riuscito a intaccare la rapida diffusione di Qwen e delle altre AI sviluppate dalle aziende cinesi. Queste ultime adottano un approccio più trasparente allo sviluppo dei sistemi, pubblicano aggiornamenti frequenti e divulgano dettagli tecnici dei modelli in modo sistematico.

Centinaia di articoli accademici presentati a NeurIPS, la principale conferenza mondiale sull’IA, si basano proprio sull’AI di Alibaba. Andy Konwinski, cofondatore del Laude Institute – organizzazione non profit nata per sostenere i modelli aperti americani – afferma che «molti scienziati usano Qwen perché è il miglior modello aperto» attualmente disponibile.

Intelligenza artificiale cinese e apertura del modello: un cambio di paradigma

Uno degli elementi più rilevanti dell’intelligenza artificiale cinese di nuova generazione è il livello di apertura dimostrato dalle aziende che la sviluppano. I team cinesi pubblicano regolarmente documenti tecnici in cui illustrano le loro innovazioni ingegneristiche e le tecniche di addestramento, condividendo insight preziosi con la community globale.

Questo approccio contrasta con la strategia sempre più chiusa di molte big tech statunitensi, che tendono a proteggere in modo rigido la propria proprietà intellettuale. Secondo Konwinski, le aziende USA si sono concentrate eccessivamente su piccoli vantaggi marginali in aree come le capacità matematiche o di programmazione, perdendo di vista l’impatto complessivo dei modelli nel mondo reale.

Intelligenza artificiale cinese: l'ascesa dei modelli aperti Qwen

L’intelligenza artificiale cinese aperta, invece, sposta il focus sull’uso pratico: quanto spesso un modello viene adottato per costruire altri prodotti e servizi? Qwen sta diventando un mattone tecnologico centrale non solo in Cina ma anche in mercati come Stati Uniti ed Europa, grazie alla combinazione tra performance solide, costi di implementazione inferiori e documentazione dettagliata.

Oltre a Rokid, altre realtà cinesi stanno sfruttando Qwen per nuovi prototipi e servizi. Byd, principale produttore cinese di veicoli elettrici, ha integrato il modello in un assistente digitale di nuova generazione a bordo dei propri veicoli, migliorando assistenza alla guida, infotainment e interazione vocale.

Diffusione globale dell’intelligenza artificiale cinese Qwen

L’adozione dell’intelligenza artificiale cinese non è limitata al mercato domestico. Aziende statunitensi come Airbnb, Perplexity e Nvidia utilizzano Qwen all’interno dei propri stack tecnologici, secondo diverse fonti di settore. Si vocifera che anche Meta, un tempo pioniera dei modelli aperti con Llama, stia sfruttando la tecnologia di Alibaba per costruire un nuovo modello.

Questa penetrazione in ecosistemi finora dominati da player americani mostra come la competizione sull’AI stia diventando sempre più multipolare. Per governi e aziende, la capacità di comprendere le dinamiche dell’intelligenza artificiale cinese – dai requisiti di calcolo ai modelli di licensing, fino all’impatto sulla sovranità dei dati – è ormai una priorità strategica.

In parallelo, istituzioni internazionali e centri di ricerca stanno monitorando con attenzione l’evoluzione del settore. Organizzazioni come l’ONU e l’Unione Europea analizzano l’impatto di questi modelli aperti in termini di sicurezza, regolamentazione e competitività industriale.

Intelligenza artificiale cinese: Impatto su Marketing e Business

L’ascesa dell’intelligenza artificiale cinese apre nuovi scenari per il marketing digitale e la customer experience. I modelli aperti come Qwen permettono di costruire assistant, motori conversazionali e sistemi di raccomandazione altamente personalizzati, riducendo i costi di licenza e aumentando la possibilità di controllare i dati.

Per le aziende che operano nel marketing omnicanale, integrare modelli di intelligenza artificiale cinese nelle proprie piattaforme consente di migliorare segmentazione, analisi delle intenzioni e automazione delle risposte. È possibile addestrare versioni specializzate del modello sui dati proprietari (FAQ, log chat, CRM), ottenendo chatbot e agent intelligenti in grado di gestire grandi volumi di conversazioni su canali come WhatsApp, email e social.

In ambito business, i modelli aperti consentono di creare strumenti interni per supportare vendita, supporto tecnico e operations, con workflow personalizzati che sarebbero difficili o costosi da implementare con soluzioni completamente chiuse. Il risultato è un aumento dell’efficienza, una maggiore velocità di risposta al cliente e la possibilità di progettare journey conversazionali su misura.

Per chi lavora nel settore e-commerce o nel retail, l’intelligenza artificiale cinese può alimentare motori di product discovery, assistenti d’acquisto su mobile e automazioni di follow-up post vendita, con un impatto diretto su conversion rate, valore medio d’ordine e retention.

Come SendApp Può Aiutare con l’Intelligenza artificiale cinese

In questo scenario, la piattaforma SendApp diventa il ponte naturale tra l’intelligenza artificiale cinese e la comunicazione quotidiana con clienti e prospect su WhatsApp Business. Attraverso le integrazioni API, le aziende possono collegare modelli aperti come Qwen ai flussi conversazionali, orchestrando messaggi, automazioni e agent virtuali in modo scalabile.

Con SendApp Official le imprese possono utilizzare le API WhatsApp ufficiali per inviare notifiche personalizzate, messaggi transazionali e campagne marketing, orchestrati da motori di intelligenza artificiale cinese che gestiscono contenuti dinamici, suggerimenti e risposte automatiche.

SendApp Agent permette di gestire team e conversazioni in un’unica dashboard, dove l’AI può classificare le richieste, proporre risposte suggerite e automatizzare la gestione dei ticket di primo livello. In questo modo, l’uso di Qwen o di altri modelli aperti si traduce in una customer care più veloce e coerente.

Per scenari di automazione avanzata, SendApp Cloud consente di costruire workflow complessi che collegano CRM, e-commerce, sistemi di pagamento e intelligenza artificiale cinese. È possibile definire trigger basati su eventi (acquisto, abbandono carrello, richiesta assistenza) e far generare all’AI messaggi e sequenze personalizzate su WhatsApp.

Le aziende che desiderano sperimentare queste integrazioni possono richiedere una consulenza dedicata su come combinare modelli aperti e automazione WhatsApp, sfruttando la piattaforma SendApp per progettare funnel conversazionali, assistenti virtuali e campagne data-driven orientate alla crescita.

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