Nel 2017 Android è diventato il sistema operativo più diffuso al mondo, superando anche Windows. Complice l’enorme diffusione degli smartphone e la presenza del robottino verde in numerose categorie di prodotti.
Dal punto di vista tecnico Android è costituito nella parte più bassa da un kernel Linux, che funziona da abstraction layer tra l’hardware e il software, e dai driver per la gestione delle varie componenti hardware. Al di sopra troviamo un livello che comprende un insieme di librerie native, scritte in C e C++.
Abbiamo il Media Framework per i codec audio e video e le librerie di riproduzione e registrazione multimediali.
Surface Manager per gestire le funzioni del display.
Open GL ES, la libreria per la grafica 3D, SGL.Una libreria per motore grafico 2D, FreeType per il rendering di bitmap e font, SQLite per gestire un DBMS relazionale, WebKit, il motore di renderizzazione delle pagine Internet, SSL per la sicurezza delle comunicazioni e molte altre.
Nel livello superiore troviamo un framework di applicazioni creato da un insieme di API (Application Programming Interface) e di altre componenti di fondamentale importanza per l’esecuzione delle applicazioni Android. È inoltre presente una virtual machine (dalla versione 5.o l’obsoleta Dalvik viene sostituita da Android Run Time) per l’esecuzione delle applicazioni.